Domenica era iniziata una discussione assai interessante su Facebook.
“Era”, poiché poi si è trasformata un pò troppo (almeno per i miei gusti) in lamento veneziano, in confronto intimistico.
Interessante perché provava ad affrontare il nodo del rapporto tra i new media -i social media in particolare- e la politica.
Ribadisco: i new media offrono ai cittadini e alla politica la straordinaria opportunità di dialogare alla pari. Non c’é Bruno Vespa a mediare, o Santoro a provocare inutilmente. Ci siamo capiti???
Questa opportunità rappresenta una possibile, straordinaria forma di partecipazione quale mai si era presentata nell’epoca moderna. E’positiva, bella, dirompente, da promuovere e difendere da chi ostacola la diffusione del web.
Il soggetto/i agenti sono però i cittadini e la politica, non i new media.
I new media, se usati efficacemente, sono “solo” uno strumento.
Il termine efficacemente, indica anche la necessità “culturale” di far comprendere alla piazza virtuale che il “cattivo” uso dei social genera banalità e populismo. Avete presente le lettere dei lettori ai quotidiani? Ecco, una cosa simile!!!. Insomma, il peggio della “piazza reale”. Di questi tempi è un pò troppo per i miei gusti.
I new media sono “troppo potenti” e importanti per essere usati banalmente.
Limitiamoci al “mamma ti voglio bene”, il rapporto politica cittadini è troppo importante per essere banalizzato. Idem vale per i rapporti tra imprese e cittadini che sempre di più avvengono tramite i nuovi media.
Un esempio di uso virtuoso ci viene, come sempre, da Obama.
Il Presidente Obama, questa notte, ha usato i media tradizionali per rivolgere il suo discorso alla Nazione indicando le responsabilità che stanno alla base del deficit USA e invitando tutti al senso di responsabilità.
I cittadini hanno usato Internet, intasando il sito del Parlamento, per sollecitare i Parlamentari.
Ecco la sequenza virtuosa: un discorso politico importante, un messaggio condiviso, un bisogno di partecipazione, uno strumento potente per diffonderlo: Internet.
2 risposte su “Spigolature su new media, cittadini, politica, Obama”
Caro michele, quello che dici ricorda gli albori della tv, quando la gente comune messa davanti alle telecamere non sapeva dire altro che “CiAo mamma!”, appunto. E i giornalisti producevano inchieste tipo “I giovanni oggi”. Credo che siamo agli albori, che ancora non abbiamo compreso come vada usato il web, che non siamo abituati a comunicare senza filtri e senza rete. Ci hanno dato uno straordinario mezzo x comunicare ma abbiamo scoperto che x l’80% non sappiAmo cosa dirci. Dobbiamo essere guidati, perche ci hanno dato una scatola che stiamo riempiendo alla rinfusa. Dobbiamo insomma impArare a educarci alla liberta, per questo certi esempi sono importanti, cosi come e’ importante compiere un salto culturale. La rete e’ uno strumento e come tutti gli strumenti puo diventare una risorsa o un’arma.
Addirittura la rete ci rivela potenziali killer prima che compiano i loro massacri