Prendendo pretesto da un articolo apparso sul “Corriere delle Comunicazioni” (All’Agenda digitale non serve un ministro, ma il Presidente del Consiglio) si sta sviluppando su Facebook nella pagina Agenda Digitale Italiana una interessante discussione.
Intervengo a gamba tesa nella discussione per evitare che si trasformi nell’ennesimo tormentone.
Posto anche qui (un pò più in italiano) ciò che ho appena scritto su Facebook.
“Amici cari vi prego:
1) la digitalizzazione è trasversale a ogni angolo della vita; non riguarda solo la P.A., quindi non un Ministro, sono d’accordo con il Corriere delle Comunicazioni, ma obiettivi programmatici trasversali, dalla siderugia, alla scuola di Barbiana;
2) piuttosto andrà nominato un “custode” con deleghe e POTERE che coordina, indirizza, manda a quel paese, licenzia i conservatori, incentiva e disincentiva ecc…non so se sia il Vice di qualche cosa, è una figura che ha potere…stiamo parlando della modernizzazione del Paese;
3) Agenda digitale va in grande parte riscritta. Il testo attuale è la digitalizzazione dell’esistente e riguarda in grande parte un tentativo di riformare la P.A….e il resto delle attività del Paese o pensate che la PEC modernizzi la chimica????…vi prego!!!!
Siccome siamo in campagna elettorale: per ora non ho ancora visto uno straccio di programma che affronti in modo trasversale il tema della modernizzazione usando le potenzialità dell’Information technology. Prima di parlare di Ministeri, di consulenti ecc.ecc. c’é qualche altro pezzo di strada da fare. Per molti di noi la tentazione di votare Obama è fortissima.
In tutti i casi, per attuare la digitalizzazione/modernizzazione della PA i dirigenti dei Ministeri, dei Comuni, delle Regioni, i Presidi ecc. non dovrebbero essere i protagonisti. Sono soggetti che inevitabilmente conservano sé stessi e, nella migliore delle ipotesi, non sanno di cosa stiamo parlando….
Come si chiama l’attuale Ministro della Funzione Pubblica e da dove arriva???? concorso a premi sul perché Agenda digitale ha bisogno di 34 decreti attuativi…chi li scrive???”
Buona domenica a tutti.
1 risposta su “Sull’inutilità di un Ministro ad Internet e sull’irriformabilità della PA”
Sottoscrivo in pieno l’appunto! Innovazione tecnologica non vuol dire (solo) automazione della PA. E’ una madornale mistificazione. E’ obbligatorio farla, ma non basta. E’ necessario scardinare i santuari dei privilegi informativi individuali e rafforzare i processi comunicativi su piattaforme moderne in sicurezza e libertà. Bisogna anche tenere alla larga i dilettanti della tecnologia e dell’organizzazione.
Si puo’ ricominciare a discutere su questa base.