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Una lezione ai “praticanti giornalisti”

Per abitudine pubblico sempre le slide delle lezioni che tengo. Sono un buon seguace dell'”economia del dono”.

In questo caso si è  trattato di una lezione a dei giovani che ambiscono ad intraprendere il mestiere di giornalista.

Complicato è spiegare che il “mestiere” che vogliono svolgere è oggi messo pesantemente in discussione. Meglio è il potere che derivava dallo svolgere quel mestiere che viene messo in dicussione.

Infatti il ruolo dei media tradizionali è stata messo in forse dall’avvento delle piattaforme social e dalla nostra attività sul web. Ciò è incontrovertibile come dimostrano alcune slide che ho pubblicato.

Naturalmente i giornalisti non sono dei metalmeccanici, anche se un praticante ha uno stipendio inferiore a quello di un metalmeccanico.

Ciò che è cambiato è il rapporto di potere che l’editore e il giornalista hanno con noi cittadini. Noi cittadini che per decenni siamo stati dei semplici consumer.

Oggi non accettiamo di essere più dei consumer. Tutti possiamo pubblicare quello che ci pare. Siano film, fotografie o scritti noi siamo il web.

Ecco la rivoluzione,da consumer a prosumer.

E’ il senso delle cose che ho detto alla mia platea. Soprattutto ho cercato di far capire che il giornalista deve essere un moderno esploratore del web.

Il giornalista è uno di noi, non è al di sopra di noi in virtù di un potere che non esiste più.

Proprio per questo attribuisco ormai ai giornalisti un ruolo etico e di grande responsabilità sociale.

 

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