Oggi la Nuova Venezia ha pubblicato un mio intervento sulle dinamiche che il “libero accesso” al WIFI potrà innescare nelle nostre Città.
Il titolo è: “Connessi in movimento, siamo in viaggio in un futuro che è già qui”.
Per i non veneziani pubblico qualche stralcio del mio intervento.
“…Una vera rivoluzione è in corso: possiamo essere costantemente connessi ad altre persone in ogni momento della nostra vita. Cambiano la percezione del tempo e dello spazio delle persone.
La libera diffusione del WIFI accelera, rende meno costose, più libere le relazioni tra le persone.
Il diritto all’accesso comincia davvero a concretizzarsi. In virtù di tutto questo le città -come Venezia- che in tempo si sono dotate di una rete e di punti di accesso WIFI pubblici e gratuiti, saranno maggiormente avvantaggiate rispetto ad altre aree urbane……
La diffusione del WIFI gratuito fa si che ognuno di noi abbia costantemente a disposizione uno schermo, il proprio cellulare, dove ricevere le informazioni. L’importante è lo sviluppo degli applicativi da caricare su ogni “cellulare” che ci consentano di ricevere notizie aggiornate. Oggi ciò non era conveniente perché per andare in rete dovevamo pagare un operatore di telecomunicazioni (non importa se Telecom, Omnitel o altri), il WIFI libero ci da altre opportunità….
Le città italiane che decideranno di seguire su larga scala questa strada potranno entrare, ad ogni effetto, nel novero di quel grande movimento di innovazione definito “smart cities”. Città intelligenti, i cui cittadini sono costantemente connessi, traendo dalla diffusione del WIFI e della larga banda vantaggi in termini di vivibilità e progresso….
Come capirete, il diritto all’accesso in questo modo cessa di essere un “diritto” importante, ma astratto e di difficile comprensione per le persone. Il diritto all’accesso si riempie di contenuti comprensibili a tutti noi perché cambia in meglio la qualità della vita di ogni giorno.
Tutto ciò è possibile? Si, tutto ciò potrà essere possibile se anche il nostro paese (non importa se i soggetti pubblici o I privati) comincerà ad investire seriamente in connettività WIFI e nella banda larga. Tutto ciò potrà essere possibile se tutte le Istituzioni pubbliche cammineranno con la testa rivolta in avanti, con lo spirito del “ricercatore di novità”, senza la paura del rapporto diretto con I cittadini.
Allora, davvero, l’Italia potrà competere con gli altri Paesi più avanzati.”