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WEB 2.0 e Città Intelligente, le “strane” dimenticanze

In questi giorni ho partecipato ad un bel pò di dibattiti sulle “Città Intelligenti”.

Tutti presi dal vendere agli Amministratori oggetti (i soliti lampioni con wifi ecc.ecc.), o formule per essere più “smart”, ci si dimentica delle persone.

Come il WEB 2.0 è stato per alcuni una moda passeggera, oggi la moda è tutto ciò che è “smart”.

Rifletteteci bene. Non si sedimenta la conoscenza, non si sintetizza, non si pensa a lungo termine. Spesso sono mode.

Prima o poi anche l’open government, l’open data saranno moda.

In un ambiente diverso, l’Università Bocconi di Milano, ho provato ad illustrare ad un gruppo di studenti una realtà un pò più complessa, ricca, piena di prosettive.

Il tempo non era tantissimo. Non sono riuscito a spiegare come “organizzare una Città Intelligente”.

Lascio queste slide a chi avesse voglia di approfondire assieme a me questa realtà complessa ed affascinante.

 

2 risposte su “WEB 2.0 e Città Intelligente, le “strane” dimenticanze”

Presentazione più che esauriente la tua caro Michele, purtroppo c’è un detto: “tra dire e il fare, c’è di mezzo il mare”…ma questo mare al giorno d’oggi con le odierne innovazioni tecnologiche è diventato un ruscello, ma tante persone hanno paura di bagnarsi i piedi, lo vedo con il mio progetto Sanremo Digitale.
L’importante comunque è non arrendersi perchè internet è la realtà che ci circonda, non idee campate per aria.
Ps. l’omino Lego con la tazza di caffè sulle slide mi ricorda qualcuno… 😉

Buongiorno Michele
leggo e condivido sempre con molto interesse quanto scrivi ed è importante incontrare pubblicamente un pensiero il cui confronto è costruttivo. quanto riporti nella presentazione è in linea con quanto abbiamo riportato nel nostro progetto di incubazione con cui entreremo al Vega come azienda. Rispetto al simpatico Yuri sono più ottimista e valuto che il tempo del cambiamento è già iniziato.
grazie

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